Nuova Riveduta:

Atti 7:35

Questo Mosè che avevano rinnegato dicendo: "Chi ti ha costituito capo e giudice?", proprio lui Dio mandò loro come capo e liberatore con l'aiuto dell'angelo che gli era apparso nel pruno.

C.E.I.:

Atti 7:35

Questo Mosè che avevano rinnegato dicendo: Chi ti ha nominato capo e giudice?, proprio lui Dio aveva mandato per esser capo e liberatore, parlando per mezzo dell'angelo che gli era apparso nel roveto.

Nuova Diodati:

Atti 7:35

Quel Mosè che avevano rifiutato, dicendo: "Chi ti ha costituito principe e giudice?". Quello mandò loro Dio come capo e liberatore, per mezzo dell'angelo che gli era apparso nel roveto.

Riveduta 2020:

Atti 7:35

Quel Mosè che avevano rinnegato, dicendo: 'Chi ti ha costituito capo e giudice?', Dio lo mandò loro come capo e come liberatore con l'aiuto dell'angelo che gli era apparso nel pruno.

La Parola è Vita:

Atti 7:35

Così Dio rimandò in Egitto Mosè, lo stesso Mosè che gli Israeliti avevano rinnegato, dicendo: "Chi ti ha eletto nostro capo e giudice?" Lo mandò agli Israeliti come loro capo e liberatore, sotto la scorta dell'angelo, che gli era apparso nel cespuglio in fiamme.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Atti 7:35

Quel Mosè che aveano rinnegato dicendo: Chi ti ha costituito rettore e giudice? Iddio lo mandò loro come capo e come liberatore con l'aiuto dell'angelo che gli era apparito nel pruno.

Ricciotti:

Atti 7:35

Guardate: questo Mosè, che avevan rinnegato dicendo: - Chi ti ha costituito capo e giudice? -, Dio lo mandò come capo e liberatore sotto la guida dell'angelo apparsogli nel roveto.

Tintori:

Atti 7:35

E quel Mosè che avevan rinnegato, dicendo: Chi ti ha costituito capo e giudice? Dio lo mandò loro come capo e liberatore, colla scorta dell'Angelo che gli era apparso nel roveto.

Martini:

Atti 7:35

Questo Mosè, cui rifiutarono col dire: Chi ti ha costituito principe, e giudice? questo e principe, e liberatore mandollo Iddio per ministero dell'Angelo, che gli apparì nel roveto.

Diodati:

Atti 7:35

Quel Mosè, il quale aveano rinnegato, dicendo: Chi ti ha costituito principe, e giudice? esso mandò loro Iddio per rettore, e liberatore, per la man dell'angelo, che gli era apparito nel pruno.

Commentario abbreviato:

Atti 7:35

30 Versetti 30-41

Gli uomini si ingannano se pensano che Dio non possa fare ciò che ritiene buono in qualsiasi luogo; può portare il suo popolo nel deserto e parlare loro in modo confortevole. Egli apparve a Mosè in una fiamma di fuoco, ma il cespuglio non si consumò; ciò rappresentava lo stato di Israele in Egitto, dove, pur essendo nel fuoco dell'afflizione, non si consumava. Può anche essere considerato un tipo di assunzione da parte di Cristo della natura di uomo e dell'unione tra la natura divina e quella umana. La morte di Abramo, Isacco e Giacobbe non può rompere il rapporto di alleanza tra Dio e loro. Il nostro Salvatore dimostra con ciò lo stato futuro, Mt 22:31. Abramo è morto, ma Dio è ancora il suo Dio, quindi Abramo è ancora vivo. Questa è la vita e l'immortalità che vengono portate alla luce dal Vangelo. Stefano mostra qui che Mosè era un tipo eminente di Cristo, in quanto era il liberatore di Israele. Dio ha compassione dei problemi della sua Chiesa e dei gemiti del suo popolo perseguitato; e la loro liberazione nasce dalla sua pietà. E quella liberazione era tipica di ciò che Cristo fece quando, per noi uomini e per la nostra salvezza, discese dal cielo. Questo Gesù, che essi ora rifiutano, come i loro padri rifiutarono Mosè, Dio lo ha fatto diventare principe e salvatore. Non toglie nulla al giusto onore di Mosè dire che egli era solo uno strumento e che è infinitamente superato da Gesù. Affermando che Gesù avrebbe cambiato le usanze della legge cerimoniale. Stefano era così lontano dal bestemmiare Mosè, che in realtà lo onorava, mostrando come si fosse avverata la profezia di Mosè, che era così chiara. Dio, che aveva dato loro quelle usanze per mezzo del suo servo Mosè, poteva senza dubbio cambiare le usanze per mezzo del suo Figlio Gesù. Ma Israele allontanò Mosè da loro e sarebbe tornato in schiavitù; così gli uomini in generale non obbediranno a Gesù, perché amano questo mondo malvagio e si rallegrano delle proprie opere e dei propri ingegni.

Riferimenti incrociati:

Atti 7:35

At 7:9-15,27,28,51; 1Sa 8:7,8; 10:27; Lu 19:14; Giov 18:40; 19:15
Sal 75:7; 113:7,8; 118:22,23
At 2:36; 3:22; 5:31; 1Sa 12:8; Ne 9:10-14; Sal 77:20; Is 63:11,12; Ap 15:3
At 7:30; Eso 14:19,24; 23:20-23; 32:34; 33:2,12-15; Nu 20:16; Is 63:9; Col 1:15; Eb 2:2

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